Lo spazio liminale – come luogo di trasformazione, contraddizione e nascita di nuove geografie – che è stato indagato dal lavoro del fotografo Marco Giambi e guida il progetto grafico attraverso l’assenza dei margini dei layout. La tipografia, portatrice di messaggi in tre lingue – inglese, francese e un dialetto africano – si ancora ai confini delineati dalle immagini.